“La musica non è altro che un linguaggio artistico.” (J. J. Quantz)

Thurzó Zoltan è in grado di cambiare la nostra immagine formata sulla musica classica, sulla bellezza senza limiti della musica del pianoforte e sui compositori.

Filtrato attraverso la personalità propria, porta ancora più vicino agli spettatori del concerto, gli umori personali dei pezzi per pianoforte suonati , e, naturalmente, gli stessi ai compositori, quando con le circostanze della “nascita” dei pezzi , con la storia- così approfittando di eccellenti doti di comunicazione con il pubblico – egli è costantemente collegato al filo del concerto.

I concerti solo di pianoforte sono spesso tipo “one man show” , in cui delle volte lascia anche lo strumento ,  passeggia tra le file del pubblico raccontando, e , a volte, in occasione di queste “storie” evoca lo spirito intoccabile delle icone musicali. Sappiamo che la musica è la caricatura più intima di un compositore di musica, attraverso la sua musica conosciamo la sua grandezza spirituale, la sua natura, la sua personalità.

Ha un’inclinazione verso avventure musicali speciali, ha degli spettacoli fantastici. Egli gode la musica e tutto ciò legato a questa. Questa naturalezza intuitiva permea ogni spettacolo. Non è un segreto la sua intenzione di toccare tanto quanto il pubblico in sala (adulti e bambini) con quello che i pezzi di pianoforte trasmettono, quello che per l’artista rappresenta la vita quotidiana: il misterioso mondo della musica nonché la ricerca degli eventi, degli avvenimenti che sono dietro le quinte.

La musica sta immagazzinando meglio possibile i ricordi – fa i ritratti degli stati d’animo in modo migliore possibile.

La musica, così come la sensibilità, è essenziale per rivitalizzare le opere musicali, per quanto riguarda la trasmissione di informazioni di sfondo al pubblico. Le storie musicali li presenta con umorismo. Con questa cosa il suo obiettivo è che la promessa di intrattenimento del pubblico, li faccia più aperti, più interessanti, più comprendenti , più in compagnia e sensibili .

Dopo le „attività” a base di creatività musicale, gli spettatori ritornano a casa con „una cosa in più” , dopo questa esperienza possono portare con loro il piacere di ascoltare la musica, oltre ai pezzi associati rimangono con i pensieri, con le storie, con le informazioni ottenute.

Materiale fotografico di fondo.
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