Sollevare la vita musicale di Oradea a livello internazionale
Dopo la liberazione dal dominio ottomano nel 1692 ha iniziato una fioritura straordinariamente ricca nella storia della città di Oradea e del Vescovado portato da San Ladislao nella nostra città, nonché della cattedrale.
Non dobbiamo dimenticare che i 32 anni di occupazione turca, rispettivamente l’assedio della cittadella ha quasi decimato gli abitanti ungaresi. In Oradea sono rimaste intatte in tutto due dozzine di case di abitazione.
Il Vescovo Benkovits Ágoston è il primo che arriva a Oradea nel 1692. In quel periodo a causa delle distruzioni ottomane non ha esistito chiesa cattolica nella nostra città. Una volta arrivato nella nostra città, ordinò la costruzione di una chiesa cattolica per quelli appena duecento fedeli. Questa sarà la nostra seconda cattedrale. Questa esiste tuttoggi in prossimità della Chiesa Riformata della riva del fiume Cris (chiesa Olosig), circondata da condomini – che è stata presa dal Vescovado romano-cattolico dalla direzione dello stato ateo comunista rumeno nel 1949, e l’ha messa in utilizzo per ortodossi (…) in modo che questi l’hanno presa e la possiedono ancora oggi (la prima cattedrale fu demolita nel 1618 dal principe di Transilvania, Bethlen Gábor, e ha ordinato l’utilizzo delle pietre per costruire le mura della cittadella. Cosi fu distrutta la prima cattedrale.)
Il Vescovo Benkovits, il fatto è che in cattive condizioni, ma di tutto il cuore, ha costruito la cattedrale con l’entusiasmo della fede nel futuro, con l’unica speranza che a Oradea ci sarà sviluppo anche nonostante gli avvenimenti, in primo luogo nella cultura, rispettivamente costruzioni.
Centro musicale
Il cardinale Csáky Imre in breve tempo ha costruito una nuova casa di Dio, la chiesa parrocchiale di oggi denominata San Ladislao (questa è diventata la terza cattedrale in ordine cronologico).
Se ci pensiamo meglio in pochi decenni dopo la partenza degli ottomani, quasi senza antecedenti, i leader della chiesa cattolica mettono le basi per una vita culturale e innanzitutto musicale così ricca che porterà Oradea tra i maggiori centri musicali d’Europa. Nelle mani del Vescovo romano-cattolico della città sono sempre stati fonti finanziarie significative, che ha saputo anche utilizzarle : ha sempre investito enormi fortune per la cura fisica e spirituale dei credenti, per l’istruzione, ma sempre erano soldi anche per sostenere l’arte della città .
Il barone Patachich Ádám
Il Barone Patachich Ádám è nato nel 1715. Suo padre voleva che il suo figlio scelga la carriera militare, ma egli ha scelto lettere e teologia, e da entrambi ha ricevuto un diploma a Roma. Ha scritto poesie regolarmente, ed è per questo motivo che Academia Arcadia (Arkádok) di Roma lo sceglie tra i suoi membri. Nel 1739 raggiungerà Vienna dove divenne un osservatore diligente dei movimenti culturali. Qui sta pensando: se una volta diventerrà vescovo, creerà una corte splendente, dove raddunerà le persone più importanti intorno a lui .
Patachich Ádám ha ricevuto la denominazione alla fine del 1759, ma quando arrivò la Bulla da Roma a Vienna per la sua santificazione nei calendari già è stato notato 1760.
Il suo predecessore era il conte Vescovo Forgách Pál e la lettera reale che ha invitato Forgách a Vác nel 1759, è venuta solo da sola, e non è stata accompagnata da un’altra dignità, che avrebbe dato nuovo vescovo per Oradea. In questi casi i capitulii, per non fermarsi le procedure della chiesa, di solito scelgono un vicario dal loro cerchio. (Questo è il residuo dei loro antichi diritti secondo i qualli una volta hanno eletto anche il loro proprio vescovo).
Il Vescovo Patachich Ádám aveva 45 anni quando occupò il suo posto come vescovo di Oradea nella primavera del 1760. La sua inaugurazione ha avuto luogo il 25 Maggio nella Domenica di Pentecoste.
Vita artistica
Non ha potuto vedere gran parte della città, perché nel 1660 gli abitanti sono fuggiti dagli ottomani nella cittadella . Ognuno ha dato fuoco alla propria casa, e oltre a questo la città portava i segni causati dalla guerra. Al nome di Patachich Ádám non si lega solo la costruzione della residenza in modo univoco imponente e monumentale in stile barocco (sotto la guida di Maria Teresa in Ungheria sono stati costruiti circa 200 castelli e palazzi, di cui la più grande è quella di Oradea) e la continuazione della costruzione della cattedrale sempre in stile barocco (che è stato avviato dal vescovo conte Pál Forgách), ma anche il periodo più fertile della vita artistica di Oradea, che è iniziata con l’arrivo in città del vescovo interessato in umanesimo.
Il Vescovo straordinariamente educato, che amava la bellezza ha sollevato in un colpo la vita musicale di Oradea a livello internazionale. Come portava la carrozza ornata il nuovo Vescovo e la sua compagnia verso la nostra città, l’immagine che il vescovo vide non era affatto entusiasmante: vedeva tracce di guerre e rivoluzioni, rispettivamente la Cattedrale finita a metà (la Basilica di adesso – la quarta Cattedrale tuttoggi) pareti non intonacate sono state con torri senza tetto.
Patachich , che generosamente ha investito un quarto del suo reddito annuo in scopi musicali e di teatro, rispettivamente ha avuto una grande biblioteca (che dopo il suo arrivo in città si aprirà al pubblico largo, come biblioteca pubblica), sapeva che questo compito – la fioritura della vita musicale di Oradea – può essere risolto solo da un giovane artista con talento eccezionale.
In una delle carrozze che era dietro, che portava la compagnia del vescovo c’era un giovanne di 23 anni, magro, con un look più malaticcio, ma ambizioso , con gli occhi brillanti : era Michael Haydn …